L’Azienda Agricola Boni sceglie di trattare i suoi campi con la “minima lavorazione”, una tecnica –incentivata dagli Enti Pubblici – alternativa all’aratura che consente di ridurre, oltre ai costi, l’impatto sul terreno. Viene così decisamente limitata l’emissione di Anidride Carbonica. I trattori sono i secondi in termini di inquinamento mondiale dopo gli aerei: un passaggio più breve e meno frequente abbatte decisamente questa fonte di inquinamento. La lavorazione, più superficiale, si effettua con un macchinario appositamente realizzato, nell’ottica del rispetto agro ambientale. Nella stessa direzione va l’utilizzo di trattori e mietitrebbia con gomme a bassa pressione per non schiacciare il terreno, di macchinari a guida assistita, collegati a impianti satellitari che consentono di ridurre gli sprechi di prodotto e soprattutto di ottimizzare il sovescio, tecnica di semina autunnale che prevede l’utilizzo di colture vernine (veccia, orzo…) in modo da arricchire il terreno di sostanze concimanti naturali (come azoto e fosforo). Si può in tal modo evitare in prima vera di utilizzare quel concime.